Octavio Paz*

Constantin Brâncuşi, “Il bacio” (1908) http://www.treccani.it/enciclopedia/constantin-brancusi/
DOS CUERPOS
Dos cuerpos frente a frente
son a veces dos olas
y la noche es océano.
Dos cuerpos frente a frente
son a veces dos piedras
y la noche desierto.
Dos cuerpos frente a frente
son a veces raíces
en la noche enlazadas.
Dos cuerpos frente a frente
son a veces navajas
y la noche relámpago.
Dos cuerpos frente a frente
son dos astros que caen
en un cielo vacío.
*È domenica, giorni particolarmente impegnativi alle spalle: un’altra poesia per riprendere fiato. Questa è arrivata prima via mail nel cuore dell’agosto milanese da Francesco Pulitanò – «Ciao Paola, ti inoltro due poesie (molto belle a mio parere) di un premio Nobel ispano-americano (il messicano Octavio Paz)» – e poi stampata e consegnata brevi manu alla riapertura della stagione della polenta alla spina, di cui siamo entrambi estimatori.
Gli chiederò di trovare la migliore traduzione in italiano, mentre l’ho già sollecitato a cercare tra i suoi libri la versione originale della splendida “E sto abbracciato a te” di Pedro Salinas ,pubblicata ieri. Mi fido poco, in fatto di poesia, di quel che circola su Internet: maiuscole, minuscole, virgole, accenti, capoversi, spazi… spesso e volentieri anche su siti autorevoli si trovano svarioni che non rispettano la bellezza di un capolavoro.
Intanto ne approfitto per ringraziare ancora una volta Francesco per aver tradotto, tra le altre cose, il nostro CHI SIAMO in spagnolo e per aver collaborato al secondo numero di Donne della realtà Giornale, dedicato a Mercedes Sosa. Con passione, amicizia e “partecipazione”.
DUE CORPI
Due corpi, uno di fronte all’altro,
sono a volte due onde
e la notte è oceano.
Due corpi, uno di fronte all’altro,
sono a volte due pietre
e la notte deserto.
Due corpi, uno di fronte all’altro,
sono a volte radici
nella notte intrecciate.
Due corpi, uno di fronte all’altro,
sono a volte coltelli
e la notte lampo.
Due corpi, uno di fronte all’altro,
sono due astri che cadono
in un cielo vuoto.
(Octavio Paz)
* Testo in italiano a cura di Francesco Pulitanò.
AGGIORNATO IL 28 NOVEMBRE 2017