E sto abbracciato a te, La forma de querer tú

di Pedro Salinas*

Marc Chagall

Marc Chagall, “Lovers on a bench” (1911)

Il modo tuo d’amare
È lasciare che io ti ami.
Il sì con cui ti abbandoni
È il silenzio. I tuoi baci
Sono offrirmi le labbra
Perché io le baci.
Mai parole o abbracci
Mi diranno che esistevi
E mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi,
tu, no.
E sto abbracciato a te
Senza chiederti nulla, per timore
Che non sia vero
Che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
Senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
Con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d’amarti solo io.

E questa poesia di Pedro Salinas arriva da Elena Novati, che l’ha preannunciata via sms sabato scorso mentre alcune di noi erano da Mariagrazia per festeggiare lei e i suoi ottant’anni. Chissà se è questo l’aggangio giusto che Angela aspetta per commentare – come mi ha detto poco fa al telefono – “gli inserti letterari e poetici” con cui ho intervallato i post questa estate. Estate di profondi tuffi nella lettura…

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Marc Chagall, “Les amants bleus” (1914)

La forma de querer tú

La forma de querer tú
es dejarme que te quiera.
El sí con que te me rindes
es el silencio. Tus besos
son ofrecerme los labios
para que los bese yo.
Jamás palabras, abrazos,
me dirán que tú existías,
que me quisiste: Jamás.
Me lo dicen hojas blancas,
mapas, augurios, teléfonos;
tú, no.
Y estoy abrazado a ti
sin preguntarte, de miedo
a que no sea verdad
que tú vives y me quieres.
Y estoy abrazado a ti
sin mirar y sin tocarte.
No vaya a ser que descubra
con preguntas, con caricias,
esa soledad inmensa
de quererte sólo yo.

Pedro Salinas  (La voz a ti debida)

E ieri sera eccolo arrivare, da Francesco Pulitanò, il testo in lingua originale. Ricambiamo con un altro dipinto del suo amato Marc Chagall, ricordando che la mostra del grande artista russso naturalizzato francese resterà aperta al Palazzo Reale di Milano fino al primo febbraio 2015. 

(Paola)

AGGIORNATO IL 29 SETTEMBRE 2014

1 thoughts on “E sto abbracciato a te, La forma de querer tú

  1. Oh, sì, eccomi. Lo aspettavo l’inserto letterario e mi aggancio come fa una bambina al suo palloncino colorato e leggero; e, guardandolo perchè non scappi, spera che la sfera gonfia la sollevi da terra e la porti più vicina al cielo…Oddio… effetto ‘Paola’, che con i suoi regali letterari durante tutta l’estate, ha girovagato tra le nostre cose, i nostri pensieri, i nosrtri affanni , le nostre riflessioni, le nostre scoperte estive con leggerezza e con l’ariosità della letteratura, dando ossigeno ai nostri scritti. Eh sì, ora che guardo l’usuale cura che mette nel vestire di immagini le nostre pagine, mi evoca davvero Chagall, onirico e volatile.
    Con l’affetto dell’anima.
    angela

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