di Pablo Neruda
Sono i versi del poeta cileno che ieri ho voluto dedicare a Ombretta Buongarzoni per l’inaugurazione della sua mostra alla Locanda delle Logge di Urbisaglia, l’antro magico in cima a una delle colline della “terra delle armonie” maceratesi nel quale entrambe siamo nate.

“Afrodite” di Ombretta Buongarzoni. La mostra della pittrice marchigiana rimarrà aperta alla Locanda delle logge di Urbisaglia (Macerata) fino al 26 luglio
È stato il quadro che ha scelto per presentare la sua personale, “Afrodite”, a farmi fare un’associazione con la poesia di Pablo Neruda, letta, riletta al telefono al mio maestro di spagnolo, Francesco, ripassata ad alta voce e sottolineata a matita nei punti sdrucciolevoli per la pronuncia.
Abbiamo fatto un piccolo esperimento, ieri. Sentivo importante esserci e così il mio saluto le è arrivato in collegamento Skype, con Alba che con la telecamerina mi riprendeva mentre mettevo e toglievo gli occhiali, interrompevo la lettura dei versi perché la linea se ne andava chissà dove, riprendevo le citazioni da Rilke («L’estate giunge»), ricominciavo il discorso come se niente fosse, rassegnata ai capricci della bizzosa tecnologia. In un frequente e reciproco chiedere: «Mi vedi?», «Mi senti?», «Io sì, e tu?»,«Adesso no, adesso sì, aspetta che richiamo». Questo nella prima parte. Perché poi l’omaggio in versi a Ombretta, al suo percorso di artista e ai suoi quadri è andato avanti invece senza particolari intoppi quando dallo spagnolo di Neruda siamo passati all’italiano di Salvatore Quasimodo, che ha tradotto la meraviglia del collega Nobel sudamericano.
Eccola:
Le riprese di Alba dovranno necessariamente diventare uno dei nostri filmati per il canale poetico di Donne della realtà su YouTube, “Invito a cena con poesia”
https://www.youtube.com/channel/UCaB10TwOhnMpUb0MSaSq_PA
Cuerpo de mujer è tratta da “Pablo Neruda, Poesie” (Einaudi)
AGGIORNATO IL 17 AGOSTO 2015