di Paola Ciccioli
Gentile Matteo Renzi,
qui se c’è un vecchio da rottamare, e subito, questo è lei. Ha disseminato ragioni in ogni dove. Ma ritengo che nel numero 45 di Chi (Carlo Conti in copertina) ci sia la prova provata. Il settimanale, edito dalla Mondadori e diretto da Alfonso Signorini, offre ai propri lettori una “intervista” di Cristina Parodi a Giorgio Gori, cioè la moglie “intervista” il marito, sul “Perché scendo in campo con Renzi (e non l’ho fatto con Berlusconi)”.
Si tratta di una operazione, tra le più spudorate, di truffa dell’altrui buona fede. Il quadro rassicurante offerto dal servizio fotografico – Gori in jeans e maniche di camicia, la consorte “intervistatrice” in scarpe da tennis e taccuino alla mano – offende il senso stesso del fare giornalismo, con l’annesso patto con i lettori di raccontare il vero e mettere in luce le “criticità” dell’intervistato.
Tutta questa roba qui, signor Matteo Renzi, l’abbiamo vista e patita per vent’anni! Su questa truffa, che si rimpalla dalla Tv ai cosiddetti giornali, è stato costruito un consenso di cui siamo ancora prigionieri.
Si vergogni. E si rottami!
Sono perfettamente d’accordo con il contenuto dell’articolo: è una vergogna !! Basta Gori, basta Parodi, basta renzi !!! Il vostro gioco è talmente sfacciatamente spudorato da risultare nauseabondo.
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Concordo in pieno. Renzi è un rampollo colpito in pieno dal virus del berlusconismo. Come aveva previsto Montanelli, il berlusconismo è una sciagura che si è insinuata nel modo di pensare e agire di moltissime persone e chissà per ancora quanti anni farà danni alla nostra società.
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