L’Africa e le sue donne

Marie Louise Niwemukobwa

di Angela Lucrezia Calicchio*

Con la XII edizione di TRAMEDAUTORE si conclude il nostro viaggio nel teatro africano avviato nel 2009, dando voce, quest’anno, ad artisti provenienti da altri paesi: Capo Verde, Etiopia, Rwanda, Uganda, Zimbabwe.

Paesi teatralmente poco esplorati dal teatro italiano, eppure al centro di un forte interesse internazionale, con una presenza ancor più significativa delle donne impegnate sul terreno della scrittura e dell’arte, che stanno dando un forte impulso al futuro dell’ Africa e costituiscono un motore per il rinnovamento. Saranno, infatti, alcune artiste africane presenti in questa edizione, a chiudere, anche simbolicamente, la nostra incursione nel continente nero.

Concludendosi un ciclo si ritorna in patria, e al Teatro d’autore Italiano questa XII edizione vuole riservare un posto centrale. TRAMETISSAGE, il titolo di quest’anno, sta proprio a significare l’intreccio, la compresenza, di due differenti culture: quella italiana e quella africana.

La sezione Italia presenta: uno spettacolo/progetto, il Satyricon di Massimo Verdastro, che ha riunito alcune delle più belle firme della drammaturgia italiana; un Omaggio a Remo Binosi, autore teatrale, giornalista e scrittore, a dieci anni dalla sua prematura scomparsa, con uno spettacolo Il Martello del diavolo, una tavolarotonda sulla sua drammaturgia, una lezione/spettacolo su un suo testo incompiuto e alcuni reading, tra cui La Regina Margò. Di Angelo Longoni lo spettacolo Vita, sul tema dell’eutanasia; la drammaturgia multimediale e “magica” di Andrea Balzola, con I Racconti del mandala. Nel Chiostro, ad augurare la buonanotte agli spettatori, i Segreti d’autore, brevi racconti notturni di Vincenzo Cerami,Ruggero Cappuccio, Raffaele La Capria.

L’Africa è presente con tre spettacoli teatrali, due concerti, video proiezioni: lo spettacolo Il Rwanda delle donne di Marie Louise Niwemukobwa, teatro di narrazione per raccontare il coraggio di riprendersi la vita, di perdonare, di riconquistarsi un ruolo in un paese ancora dilaniato dalla tragedia del 1994; la proiezione del film Rwanda 94, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale e una tavola rotonda a cui partecipa, fra gli altri, Yolande Mukagasana, la rwandese scampata al genocidio, membro della Commissione

Nazionale della Lotta contro il Genocidio, e protagonista dello spettacolo Rwanda 94 (portato in Italia e a Milano nel 2004 per volontà di Antonio Calbi). She no longerweeps (Lei non piange più) di Tsitsi Dangarembga (Zimbabwe), un testo teatrale che ritrae vividamente le donne africane alle prese con una società patriarcale e che è valso alla sua autrice una notorietà internazionale. Della Dangarembga verrà proiettato anche il cortometraggio Kare Kare Zvago, un vero e proprio musical dove il cannibalismo e la morte diventano danza e la pietà può far rinascere chi ha saputo amare. La bambina che resta di Gabriella Ghermandi (Etiopia), tratto dal suo romanzo omonimo, racconta la storia di una bambina che decide di provare ad immaginarsi un futuro in Occidente. Dall’Etiopia anche il cortometraggio Early Marriages (Spose bambine) di Achille Piotrowicz e Antonio Pizzicato, che parla di bambine vendute da piccole, abusate, sottomesse alla vita coniugale mentre il loro corpo e i loro pensieri sono ancora acerbi. La musica è presente con il concerto di Herman SSewanyana dei Percussion/Discussion (Uganda) e di Korea Beat (Senegal),con una fusione di ritmi africani e sonorità jazz, nella continuità della collaborazionecon il progetto Carovana4Africa dell’Associazione Sunugal e Fondazioni4Africa, e con l’Omaggio a Cesaria Evora (Capo Verde), considerata la “Regina del morna”, a pochi mesi dalla sua morte (dicembre 2011).

E poi, ancora: aperitivi/dibattiti, documentari, incontri con gli artisti, workshop, una mostra fotografica e una mostra di abiti realizzati da donne africane.

L’Africa e l’Italia, l’Africa in Italia, la diaspora, la scrittura della migrazione, il postcolonialismo, gli attraversamenti sul senso di “identità”, i differenti modelli di elaborazione artistica e numerose altre suggestioni che hanno segnato in maniera indelebile tale percorso, costituiscono il bagaglio culturale ed emozionale con cui affrontare nuove mete geografiche.

*Direttore artistico

Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea

Fondato nel 1998, Outis è un punto di riferimento in Italia per la cura e l’attenzione che rivolge alla produzione teatrale contemporanea, mettendo al centro l’autore, il suo lavoro, la sua creatività. Una fisionomia da “casa delle idee”, con l’intento di dare spazio a un Teatro del presente, che si nutre del nostro quotidiano, restituendoci le parole e le emozioni del tempo che ci appartiene. A tal fine Outis organizza: festival, rassegne, realizzazione di progetti su misura per musei, biblioteche, centri culturali. Cuore dell’attività è l’ideazione e l’organizzazione di:

 TRAMEDAUTORE – Festival internazionale della nuova drammaturgia

in programma ogni anno nel mese di settembre al Piccolo Teatro di Milano. Giunge quest’anno alla XII edizione. Nel corso delle precedenti edizioni è stato accolto il teatro d’autore di oltre 43 paesi europei ed extra europei, un vero e proprio viaggio intorno al mondo che ha complessivamente offerto al pubblico e agli operatori un quadro significativo di 43 nazioni per un totale di 300 opere teatrali.

 LA FABBRICA DELL’UOMO – Festival interdisciplinare biennale

che dedica ogni edizione a un tema di carattere universale e che si svolge in spazi non convenzionali. Finora sono state realizzate tre edizioni: I EDIZIONE 2005 – I NUOVI SCENARI DAL MONDO DEL LAVORO; II EDIZIONE 2007 – IDENTITÀ E PASSIONI: LE NUOVE STAGIONI DEL DESIDERIO;III EDIZIONE 2009 – INCANTI E DISINCANTI

 ARCHIVIO AUTORI E CENTRO DI DOCUMENTAZIONE

a disposizione per la consultazione pubblica

 CORSI E MASTER DI SCRITTURA

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