«E la mortadella coi pistacchi, tagliata finissima?»

Foto di Francesco Cianciotta

di Mariagrazia Sinibaldi*

Si dice: “personaggi e fatti sono di pura invenzione”…. Qui no: “personaggi e fatti sono puramente reali”.

Una cara amica mi ha spedito un sms che recita così: “Ricorda bene tutto così quando torni in Italia mi racconti con esattezza tutto”.

Quello che mi accadrà da oggi in poi è certo sulle ginocchia di Giove, ma quello che mi è accaduto fino a questo momento vale la pena di essere raccontato.

…e dunque cominciamo da lunedì, perché da lì comincia LA COSA!

TEMA: La mia partenza per l’Olanda e di conseguenza il mezzo di trasporto per arrivare all’aeroporto di Ciampino.

A casa di mia sorella Lauretta gran consesso di famiglia con l’intento di scoprire qualcosa di serio in merito: telefonate a go go ovunque e a chiunque. Lo 06060606, su cui contavo con l’incoscienza della neo adepta, non mi sa dire niente perché Ciampino (e da dietro sorella e cugine: aeroporto… devi dire aeroporto!) è provincia di Roma e non comune di Roma.

Va beh, dico io, ma sempre da Roma bisogna partire; da dove? … mi sembra un ragionamento che fila….o no? Ma loro non sanno perché Ciampino è provincia…..

Desisto e cerco un’altra strada.

Idea fulminante di Lauretta: telefoniamo all’aeroporto di Ciampino! E tira fuori due immensi elenchi telefonici datati 1996 (o giù di lì) sui quali, ovviamente, non troviamo niente. I grossi elenchi vengono riposti con cura religiosa come fossero codici miniati del ‘300.

Prendo in mano la situazione e telefono a Marco a Milano:

“Marco, tu sai etc etc etc?

“Certamente! alla stazione Termini!” Il suo tono è fermo.

“Sì, dico io, ma dove?”( e penso con un certo cruccio all’immensità di piazza della stazione ).

“A destra o sinistra? Via Marsala o via Gioberti? Marco! tu sei mancino ! guardando la stazione, a sinistra o destra?” e la mia voce comincia ad essere tremante e affannata.

E lui: “A DESTRA, TI DICO, A DESTRA!”

Un po’ brutalmente i telefoni vengono riattaccati.

Dopo cinque minuti ritelefona Marco trionfante:

“Via Marsala 29! sulla sinistra… parte ogni 20 minuti ! la notizia è sicura perché viene da internet [tra me e me penso che forse non è poi così sicura] tu devi prendere quello delle 8,30.”

E su questa notizia di incrollabile serietà si chiude la giornata.

L’indomani, martedì, sorge un nuovo dubbio: ma se devo stare lì alle 8,30 a che ora devo uscire di casa?

Nuova riunione di famiglia: alle 8? Nooo … alle 7 e un quarto! Sette e un quarto? non sarà un po’ troppo presto?…. mbeh … 7,30! Va bbbe’…7,45…. Allora è deciso: 7,45!

La sera faccio la valigia con molta concentrazione: sette etti di parmigiano, quattro di pecorino romano (quello con la coccia nera e la lacrima) un chilo di olive di varie qualità, il ciauscolo che ha girato l’Italia prima di quest’ultima tappa, una pizza pasquale al formaggio….. ma soprattutto 250 grammi di mortadella ( non di più, perché sennò va a male) della migliore qualità, con pistacchi, tagliata finissima.

Ecco: la MORTADELLA! il clou del mio presente in derrate alimentari ai miei cari Olandesi!

Mercoledì mattina, alle 6 e un quarto comincia il fru frou della partenza. Metto le ultime cose in valigia e mi vengono in mano 3 limoni della terrazza di Lauretta e la borsa dei pasticci del viso: li guardo…. li soppeso, e decido: i limoni in valigia, i pasticci nella borsa! Chiudo:

Ciao…. ciao…. bacetti… bacetti qua e là, ascensore… androne… cancello … taxi: l’ora? 7,55

Dieci minuti di ritardo!

E qui comincia il rosario degli “”oh dddio!”

“Dove?” chiede il tassinaro.

E io, sicura “al pullman per Ciampino! via Gioberti 29!…. O via Giolitti? oh ddio non ricordo! guardo i miei appunti !”

Ma i miei appunti stanno riposti in valigia: il taxi ferma in mezzo alla strada, rimescolo nella valigia, trovo gli appunti e trionfante annuncio: Via Marsala 29!

Arriviamo: il pullman è pronto…lì…mi aspetta… il taxi mi lascia distante: pago una cifra astronomica (faccio il paragone con Milano), correndo (oh dddio!!!) raggiungo il pullman, metto la valigia nella stiva e tutta contenta mi presento alla portiera con i soldi contati in mano. Ma no, non accettano soldi, vogliono il biglietto!! Ma dove…. dove vado a prendere ‘sto biglietto!!!? Laggiù, al bar! LAGGIU’ è esattamente dove mi aveva lasciato il taxi: una serie di oh dddio sempre più pressanti e disperati… ma non importa.. corro… il bar è bello ma chi se ne frega: devo solo fare il biglietto.

Dietro il bancone una signorina parla pacatamente al telefono con il fidanzato: la gente in fila rumoreggia; un cinese cerca di passare avanti a tutti, ma un inglese seccato lo rimanda indietro. Arriva un’altra signorina e in due si mettono a fare un biglietto per volta (oh dddio!)

Faccio il biglietto giusto in tempo per sentire qualcuno che esclama: ” il pullman è partito…in anticipo”

Impietrita, guardo le signorine… la mia valigia…! 700 grammi di parmigiano,…. 400 di pecorino,….il ciauscolo….la pizza al formaggio… le olive…i limoni …. ma soprattutto la MORTADELLA con pistacchi tagliata finissima….!

Deglutisco una saliva che non c’è … e……SBOTTO !!!

Accidenti qua, accidenti là…porco sopra e porco sotto, e in un crescendo rossiniano, ci infilo dentro tutto e tutti. Che questa è la stupida burocrazia… l’imbecillità ministeriale….

Che da quando i leghisti sono arrivati anche i romani sono diventati legalitari….e quando mai? (ma poi, che c’entra la Lega? non fa niente; La lega ci sta bene e insultarla fa bene al cuore!)

…..MA QUANDO MAI? una voce dietro di me sentenzia: “non si mette la valigia in stiva se non si è fatto il biglietto”……. e chi l’ha detto!?? CHI LLL’HA DDDDDETTO !?????

E chiudo urlando: “Roma è bellissima, i romani erano, e dico ERANO simpaticissimi e io non tornerò a vivere a Roma MANCO A MORI’ MMMMAZZATA”

E con passo bersaglieresco mi avvio al bar.

Sottilmente, proditoriamente, si affaccia Nonna Emma. Che avrebbe detto? Con tono severo avrebbe detto:” ma bada eh! MARIAGRAZIA! Una vera signora queste cose non le fa! Una vera signora queste cose non le dice!”

….”e chi se ne frega” rispondo a voce alta, poi battendo la mano sul bancone del bar, ordino:

“UNA CAMOMILLA”. Poi ci ripenso e chiedo “un caffè”. Certo così è molto più borghese, ma molto più rassicurante.

Riordino le idee e considero che l’unico vero problema è recuperare la valigia velocemente, prima che, nascosta nella stiva, cominci un surreale andirivieni ROMA-CIAMPINO, CIAMPINO- ROMA, ROMA – CIAMPINO etc etc etc e le derrate alimentari diventino chissà che (e la mortadella? oh ddio ! la mortadella!)

Le signorine mi dicono che la valigia la troverò “là”! “dove ‘là’? Signorina! Ciampino è un aeroporto, mica un confessionale!” e loro, tagliando corto: “troverà qualcuno”

Monto sul pullman per prima e con lo spirito pizzuto dell’ ” ecco fatto!così si imparano”!

Comincio a ripensare a tutto quello che mi è capitato nelle ultime due ore e mi prende lo scoramento ed un amaro pensiero: è la vecchaia! Poi ci ripenso: la vecchiaia!?! ma che vecchiaia! ma te la do io la vecchiaia!

Scendo dal pullman, e prima di sospirare un’altra volta “oh ddio”, una vocetta allegra mi chiama: “Lei … Signora della valigia…!” E’ il raggio di sole che mi sorreggerà nelle ore future.

….Ma mai dire mai…. mai dire sempre!

All’aeroporto olandese non trovo nessuno che mi aspetta! Penso di telefonare a Luca, ma mi ricordo che Luca ha due cellulari, però uno l’ha perso e l’altro l’ha mangiato il cane!

Non ricordo l’indirizzo di casa di Luca e nel buio del mio cervello ottenebrato mi rendo conto che non mi ricordo nemmeno il paese!!!!!!! Ma ecco che, rassicuranti e sorridenti, arrivano Eveline e Luca! In ritardo, ma arrivano.

Raggiungiamo casa, disfo la valigia e consegno le derrate alimentari: parmigiano, pecorino, olive, pizza, ciauscolo, tre limoni…… e la mortadella? E’ RIMASTA A ROMA!!!!!!!!!

Dice sempre Francesco: la vita è una serie di disgrazie che per disgrazia non si avverano mai…. e io aggiungo: sai che ti dico?? Viva Roma, viva i romani, EVVIVA LA VITA!

E con questa rassicurante considerazione adesso me ne vado a letto!

*Mariagrazia Sinibaldi ha 78 anni (ottenuto il permesso di specificare l’età: “ecchessò scema a calarmi gli anni!”), ha iniziato a usare l’email da poco più di due mesi. E questo è il pezzo più divertente e ben scritto che mi sia capitato di passare in un quasi trentennio di professione. Molto presto la ritroveremo su questo blog (Paola Ciccioli).

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