E’ accaduto all’università Bicocca di Milano. Dove si sta pensando di realizzare una ‘stanza del silenzio’ da mettere a disposizione degli studenti di religioni diverse per le loro preghiere
Una studentessa musulmana in università non ha un posto per poter pregare. E allora una docente le concede di poter utilizzare il proprio studio mentre è assente per tenere le lezioni. E’ successo all’Università Bicocca, a Milane, dove una studentessa del corso di laurea magistrale in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, Melek Nur Soylu, nell’impossibilità di pregare in ateneo agli orari stabiliti dalla sua religione, si è rivolta alla sua coordinatrice didattica, Chiara Volpato (nella foto), la quale le ha messo a disposizione il suo studio nelle ore in cui è impegnata a fare lezione.
La decisione della docente, di cui parla il periodico turco Today’s Zaman, è stata decisamente apprezzata in Turchia e non solo, tanto che all’indirizzo mail della docente sono giunte numerose lettere di congratulazioni. Alla Bicocca si spiega che considerate le caratteristiche dell’ateneo, votate sempre più all’internaziolizzazione, si sta pensando a realizzare una sorta di ‘stanza del silenzio’ in cui possano pregare gli studenti di varie religioni.