Al Tg1 la rivolta è solo donna

dal BLOG di Lidia Ravera

Elisa Anzaldo ha quarantacinque anni che sembrano trentacinque. Lineamenti regolari, capelli lunghi, occhi luminosi. Maria Luisa Busi è una specie di fata bionda ,Tiziana Ferrario ha passato i 50 senza perdere un’oncia del suo appeal da compagna di scuola graziosa. È una storia vecchia come l’ineguaglianza fra i sessi: la femmina della specie non va in video se non ha la faccia giusta (unica eccezione: la Annunziata, e fa bene ad andarne fiera), non dura se non ha imparato a dominare il tempo. La stessa predisposizione all’eterna giovinezza non viene richiesta ai maschi, che possono condurre telegiornali grigi e bolsi, occhialuti e calvi (i calvi anche dirigerli), obesi e stazzonati.

La storia nuova è quella inaugurata dalla Ferrario e dalla Busi e proseguita con la Anzaldo: la femmina della specie, non è disposta, per restare in video, ad accettare qualsiasi cosa. La sua faccia, pur faticosamente lavorata per insediarsi nella freschezza dell’obbligo, non la considera legittimo ornamento per qualsiasi testata. Non è neutrale.Non è in appalto. La sua faccia contiene la sua mente, completa di opinioni, giudizi e irritazioni. O prendi tutte e due, faccia e mente, o la faccia se ne va. Non resta lì da sola. Ad avallare, sorridendo, mezz’ora di divagazioni mirate, di informazioni mancate, di deformazioni politicizzate. E la faccia dei colleghi uomini? Dov’è? L’hanno già persa? O è rimasta “al trucco”, nel tentativo di eguagliare la bellezza delle donne, pur di non doverne imitare il coraggio.

Il Fatto Quotidiano, 27 maggio 2011

 

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