Le carte: L’intercettazione del 16 gennaio, dopo l’invito a comparire del Cavaliere
Mora a Ruby: l’intervista a Canale 5?Devi chiedere il via libera a Ghedini
Ma il legale del premier smentisce: mai sentiti da quando ci sono le indagini
MILANO – Lele Mora dice a Ruby: chiedi a Ghedini l’ok per l’intervista a Canale 5. Ma come, l’impresario tv e la neomaggiorenne al telefono ancora il 16 gennaio scorso?
Sembra il mondo alla rovescia, a giudicare dalle più recenti intercettazioni di Karima “Ruby” el Mahroug, quelle non contenute nell’invito a comparire del 14 gennaio al premier ma depositate invece ora tra le carte del giudizio immediato, non si capisce più niente.
Perché il 16 gennaio Ruby è ormai notoriamente la minorenne parte lesa del reato di prostituzione minorile ad Arcore, Silvio Berlusconi è il cliente indagato due giorni prima per averla pagata, e l’impresario tv Lele Mora è uno dei coindagati (da ottobre 2010 con Nicole Minetti e Emilio Fede) accusati di aver favorito la prostituzione di Ruby appunto nella residenza di Berlusconi ad Arcore.
Eppure quel 16 gennaio, alle sei del pomeriggio, il mondo sembra capovolto: non soltanto la ragazza e Mora sono al telefono come niente fosse, ma lui la aggiorna sulla monetizzazione delle interviste o delle ospitate tv che dice di stare procurandole: e addirittura, per decidere se fare o no un’intervista a Canale 5, Mora si raccomanda appunto che Ruby chieda il via libera all’avvocato di Berlusconi.
La premessa del dialogo del 16 gennaio con Mora è la super-esposizione mediatica dalla quale Ruby si propone di raccogliere denaro, secondo quanto commenta la sera prima con una amica.
Amica: «Ma che due palle questa storia…».
Ruby: «Miiiii…non ce la faccio più».
Amica: «Ci credo».
Ruby: «Giornalisti davanti casa, giornalisti davanti casa del mio ragazzo, giornalisti nel Fellini e all’Albikokka, i due locali del mio ragazzo, non ce la faccio più. Oggi ho lasciato l’intervista su Sky e praticamente devo andare poi a Matrix… cioè, veramente una rottura di palle incredibile».
Ania: «E fatti almeno pagare porco cane».
Ruby: «Sì, quello sì», ridendo, «quello è l’unicoooo… l’unica cosa bella della situazione».
Alle ore 18.10 dell’indomani, 16 gennaio, arriva un commento particolare all’intervista a Sky: quello di Lele Mora.
Mora: «Come stai? Ho visto l’intervista, brava! Molto bella, fatta bene, brava brava».
Ruby: «Grazie».
Mora: «Devo farti i complimenti».
Ruby: «Grazie. Allora, ascoltami, ehm delle novità riguardanti l’isola? (L’isola dei famosi, programma Rai al quale Ruby aspirava e al quale ha invece partecipato poi un’altra delle ragazze ospiti delle notti di Arcore, ndr).
Lele: «Allora questo, so che mercoledì mi danno novità che vado a Roma».
Ruby: «Mmm, perché abbiamo visto che non è in Nicaragua, ma in Honduras».
Lele: «Sì, è in Honduras, ma non è ancora detto che la fanno, mercoledì decidono, prima cosa. Seconda cosa: adesso sto trattando… per domenica sera, buona sera, lì su domenica 5 vediamo laaa… l’intervista con te e Luca insieme (Luca Risso è il fidanzato della ragazza, ndr) per magari così portiamo a casa anche un po’ di soldini, un diecimila euro, però l’avvocato come si chiama tuo?».
Ruby: «Massimo Dinoia?».
Lele: «Mmm sì».
Ruby: «Mmm».
Lele: «Devi chiedere a Ghedini».
Ruby: «Ok. Va bene».
Lele: «Diglielo che se ti dà l’ok lo facciamo. Giuliante m’ha detto che va bene».
Ruby: «Ok. Giuliante ha detto che va bene no?».
Giuliante è il nome dell’avvocato che in passato aveva assistito civilmente Mora e che ora lo difende con il collega veneto Nicola Avanzi, ma al 16 gennaio non dovrebbe avere più niente a che vedere con Ruby come difensore, in ottobre avendo rinunciato al mandato (proprio per evitare incompatibilità con Mora) assunto da Dinoia, poi anch’egli fattosi da parte e sostituito nel fascicolo dall’esperta di giustizia minorile Paola Boccardi.
Quanto a Ghedini, interpellato ieri dal Corriere, il legale di Silvio Berlusconi garantisce che «dopo il 14 gennaio non ho incontrato nessuno dei tre. Giuliante l’ho visto una volta parecchi mesi fa perché era il tesoriere del Pdl in Lombardia: in questo procedimento con lui ho avuto solo contatti per iscritto finalizzati alle indagini difensive, che a fine ottobre lui ha poi inoltrato al successivo difensore Dinoia. Mora in tutta la mia vita l’ho visto una o due volte e molto tempo fa. Ruby, anche se non ci sarebbe stato niente di male, non l’ho mai né sentita né incontrata».
Giuseppe Guastella, Luigi Ferrarella
dal Corriere della Sera – 3 marzo 2011