Accolta la richiesta di rito immediato, ”Ci sono prove evidenti”
Silvio Berlusconi sara’ processato con rito immediato per i reati di concussione e prostituzione minorile che vengono contestati al premier dai magistrati che si occupano dell’inchiesta del cosiddetto caso Ruby: il Gip di Milano Cristina Di Censo ha infatti accolto la richiesta avanzata dalla procura di Milano, convinta che ci siano prove sufficienti per mandare a processo Berlusconi saltando la fase di udienza preliminare. Un quadro probatorio, quello messo a punto dai magistrati Ilda Boccassini, Pietro Forno e Antonio Sangermano, che ha convinto il Gip, che dopo 6 giorni di analisi del caso ha deciso di accogliere la richiesta della procura. Berlusconi sara’ dunque processato con rito immediato. Per il premier, il rocesso prendera’ il via il prossimo 6 aprile davanti ai giudici della IV sezione penale del tribunale di Milano.
Saranno tre giudici donna a processare Silvio Berlusconi per il cosiddetto caso Ruby. Il premier e’ stato rinviato a giudizio per le ipotesi di concussione e prostituzione minorile, e il processo prendera’ per lui il via il prossimo 6 aprile. La fase dibattimentale sara’ celebrata davanti ai giudici della IV sezione penale di Milano: un collegio ‘in rosa’, un posto esclusivamente da giudici donna: presidente Giulia Turri, giudici a latere Orsola De Cristoforo e Carmen D’Elia.
Tocchera’ insomma a un trio di donne stabilire se Silvio Berlusconi abia effettivamente avuto rapporti sessuali con Karima el-Mahroug, quando la giovane marocchina conosciuta come Ruby era ancora minorenne e verificare se davvero ci sia stata concussione nella telefonata fatta da Berlusconi in questura la notte dello scorso 27 maggio per ottenere che Ruby fosse affidata alla consigliera regionale del Pdl, Nicole Minetti.
AVVOCATO LONGO: NESSUNA SORPRESA.
Nessuna sorpresa da parte della difesa di Silvio Berlusconi alla notizia del rinvio a giudizio deciso nei confronti del premier da parte del Gip Milano, Cristina di Censo, che ha accolto la richiesta della procura di mandare a processo il presidente del Consiglio con la formula del rito immediato.
”Non ci aspettavamo nulla di diverso”, chiarisce l’avvocato Pietro Longo, uno dei difensori del premier, appena apprese le notizie in arrivo da Milano.
VIMINALE SARA’ PARTE LESA NEL PROCESSO.
Il ministero dell’Interno figura come parte lesa nel processo che prendera’ il via il prossimo 6 aprile nei confronti di Silvio Berlusconi nell’ambito del cosiddetto caso Ruby. Il particolare emerge nel fascicolo inviato dai magistrati titolari dell’inchiesta al gip di Milano, Cristina Di Censo, per chiedere autorizzazione al rito immediato nei confronti di Berlusconi, che siedera’ sul banco degli imputati per le ipotesi di concussione e di prostituzione minorile.
Il dicastero guidato da Roberto Maroni compare come parte lesa per il reato di concussione. Questo significa, in pratica, che il Viminale potrebbe costituirsi parte civile in un processo che vedra’ imputato il presidente del consiglio.
Quanto, infine, al reato di prostituzione minorile, l’unica parte lesa di questo capo di imputazione e’ Karima el Mahroug, in arte Ruby, perche’ – secondo l’ipotesi accusatoria – ha avuto rapporti sessuali con il premier prima di compiere la maggiore eta’. Anche lei, almeno in teoria, potrebbe decidere di costituirsi parte civile e ottenere il risarcimento del danno se Berlusconi fosse giudicato colpevole.
Leggevo delle gemelline scomparse , essendo
minorenni potrebbero essere ad Arcore.
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