“Cosa fa quello alle ragazze”

Bunga bunga ad Arcore con il palo per la lap-dance. Berlusconi “incazzatissimo” perché le “amiche” parlano male di lui

Che cos’è il Bunga bunga? N.T. è nuova alle cene particolari di Villa San Martino, dice di non leggere i giornali, provoca l’ilarità delle altre: “In che mondo vivi?”. Però N.T. lo scopre presto, come spiega all’amica: “Aris non è da tutti i giorni fare una cosa del genere, non so se mi hai capito in che senso”. Aris la incalza: “È come se andavamo a ballare e facevamo un po’ le scemette”. Ma N.T. è impietosa: “Cioé lui… cioè tu non sai quello che lu… che… mmm quello che lui fa… alle ragazze”. Pensare che N.T. sapeva “perfettamente che avrei potuto fare sesso con il Presidente e ricevere in cambio denaro”. Corpi comprati con le promesse di casa Arcore, come i gioielli (“Io in particolare ho ricevuto un bracciale d’oro, e un anello uguale al bracciale”, dice N.T. che ad Arcore c’è andata perché “speravo di ricevere una somma di denaro”). Non c’è solo questo nelle nuove carte inviate dalla procura di Milano alla Camera. Il 15 gennaio N.T. racconta ai pm di Milano la scena in “atmosfera da night club” davanti al premier Silvio Berlusconi e al direttore del Tg4 Emilio Fede. N.T. è stata introdotta ad Arcore la sera del 6 gennaio 2011 da Arisleida Espinosa, detta Aris o Iris, “che conosco da anni perché eravamo compagne di scuola”. Quella sera oltre a Berlusconi e Fede era presente anche il cantante Mariano Apicella

Il Presidente e Fede toccavano
N.T.: Dopo cena siamo scesi in un’altra sala tipo discoteca, con le luci, il dj, il palo per la lapdance, abbiamo ballato; alcune delle ragazze con vestitini scollati. Quella sera tutte abbiamo ricevuto in dono una borsa di Carpisa e dei gioielli. (…) Mentre noi ballavamo, il Presidente e Emilio Fede erano seduti e guardavano. Alcune delle ragazze che ballavano si avvicinavano al Presidente, che le toccava e loro toccavano lui; stessa cosa con Emilio Fede. Le ragazze baciavano il presidente, lo accarezzavano; alcune delle ragazze hanno fatto anche degli spogliarelli. (…) La maggior parte delle ragazze era straniera. Alcune delle ragazze che facevano lo spogliarello e che erano poi nude si avvicinavano al Presidente, che gli toccava il seno o le parti intime o il sedere. Insomma l’atmosfera era quella di un night club, con ragazze che si spogliavano, che mostravano le loro parti intime e che si avvicinavano al Presidente o ad Emilio Fede, lo toccavano nelle parti intime o si facevano toccare. Io non ho avuto il coraggio di fare una cosa del genere perché sono timida e quindi non mi sono spogliata, né mi sono fatta toccare dal Presidente o da Emilio Fede. (…) Io ritengo che tutti i presenti si siano accorti della mia timidezza, Aris era una di quelle che ballava; io ho trascorso il tempo più seduta che a ballare”.

PM: Lei alle altre ragazze che erano presenti ha visto se venivano consegnate delle buste?

N.T.: Io con i miei occhi quella sera non ho visto nulla del genere, però avevo saputo da Aris che alle ragazze venivano date delle buste contenenti denaro. Aris mi ha confidato di avere ricevuto molte volte delle buste contenenti denaro dal Presidente, perché Aris mi aveva detto di essere andata a letto col Presidente in più occasioni (…). Anzi, Aris mi disse che se fossi andata a letto col Presidente avrei ricevuto anch’io denaro

PM: Ma se lei sapeva che quella sera avrebbe potuto fare sesso col Presidente e ricevere denaro perché poi è tornata a casa?
N.T.
: Io sapevo perfettamente da quello che mi aveva raccontato Aris che avrei potuto fare sesso con il Presidente del Consiglio e ricevere in cambio denaro e quindi quando ho accettato di andare ad Arcore sapevo che avrei potuto fare questo. Quando sono arrivata lì e ho visto tanta gente e ho visto il contesto in cui si è celebrata la serata ha prevalso la mia timidezza, quindi a un certo punto Aris mi ha detto “Andiamo a casa”.

Andarci a letto era stressante
PM: Lei ha detto che Aris le ha confidato di essere andata a letto più volte col Presidente del Consiglio e di aver ricevuto denaro da quest’ultimo, le ha raccontato anche che tipo di rapporto sessuale aveva col Presidente?
N.T.
: Non mi ha raccontato nel dettaglio che tipo di rapporto sessuale, mi diceva però che andare a letto col Presidente era stressante.

PM: Scusi, le chiese che cosa significava ‘stressante’?
N.T.
: Mi diceva che durava un bel po’ perché il Presidente aveva rapporti sessuali non solo con Aris, ma contestualmente anche con altre donne. Quindi mi si chiede se nel momento in cui ho accettato di andare ad Arcore io sapevo che cosa mi sarebbe potuto capitare, cioé di fare sesso col Cavaliere anche in presenza di altre donne. Rispondo: Sì, lo sapevo, ero preparata psicologicamente, ma quando sono arrivata lì è prevalsa, come dico, la mia timidezza. E poi, vedendolo di persona sinceramente, nonostante il denaro che avrei potuto ricevere dal Presidente, io sinceramente non me la sono sentita.

Quel bonifico da 10 mila euro
Due giorni prima di ricevere l’ultimo bonifico da 10 mila euro, direttamente dal conto di Silvio Berlusconi, Alessandra Sarcinelli viene contattata, a nome del premier, per incontrarlo personalmente. Sono le 10.47 del 15 gennaio quando Barbara Faggioli chiama la Sorcinelli. E per la Faggioli è una mattinata intensa, una continua rincorsa, la ricerca frenetica di tutti i numeri di telefono utili per contattare le ragazze che sono state nominate nel decreto di perquisizione. E in ogni telefonata Barbara sottolinea che Berlusconi è particolarmente infastidito per i commenti che le ragazze gli rivolgevano durante le telefonate intercettate. Talmente infastidito, dirà la Faggioli parlando con un’amica, che il premier, in questa vicenda, si sente “parte lesa”. “Mi ha chiamato il Presidente adesso da un numero sconosciuto“, dice Barbara ad Alessandra, “e mi ha detto mi devi dare una mano solo ad avere dei numeri di telefono, però perché io ovviamente non ce li ho tutti. Mi ha detto insomma di contattare chi è stato perquisito e di dargli appuntamento alle nove ad Arcore che ha bisogno urgentemente di parlare (…)”.

Pochi minuti dopo richiama per perfezionare l’appuntamento.
Faggioli: Allora ha cambiato perché ci son gli avvocati (…). Praticamente ha detto alle 19. quindi avrai quest’incontro con l’avvocato alle 19.
Sarcinelli: Va bene.
Faggioli: Io non so insomma se poi ci seguirà una per volta l’avvocato.
Sarcinelli: Certo.
Faggioli: Penso di sì, perché ogni caso è singolo, va bene?
Sarcinelli: Va bene.

Alle 11.20 del 15 gennaio, parlando a cornetta aperta con Greta, Barbara Faggioli racconta qual è l’umore di Berlusconi.
Greta: Vi deve chiedere scusa.
Barbara: No, ma lui si sente parte lesa.
Greta: Ah, lui?.
Barbara: Certo, perché gli hanno fatto queste offese, io anche al telefono, sicuramente anch’io (…). C’è anche scritto nei messaggi quello stronzo ce la pagherà (…).

Barbara Faggioli contatta anche Iris Berardi, che, in base ai tabulati, si sarebbe recata a Villa Certosa (mentre Berlusconi non c’era), quando ancora era minorenne e, successivamente, avrebbe incontrato il premier più volte.
Iris: Devo andare lì con il mio avvocato o ce li dà lui?
Barbara: No, non è richiesto (…) fai quello che ti senti, basta che mi dici se vai, se non vai.
Iris: Io vado!
Barbara: Nel senso non sei obbligata.

Nicole Minetti parla con Marysthelle.
Marysthelle: Io non l’ho sentito ma lui ha sentito tutta la conversazione dove noi diciamo che lui è uno stronzo (…) è incazzatissimo.
Nicole: Ma tra chi la conversazione scusa?
Marysthelle: Tra noi tutte amo, tu che mi dici a me ‘ah amo ma è uno stronzo non si fa così’.
Nicole: Come fai a saperlo tu?.
Marysthelle: Le hanno fatto sentire tutto.

La Minetti viene convocata dalla Faggioli, diversamente dalle altre ragazze, alle ore 17 ma non intende andarci e commenta con Marysthelle.
Nicole: Amo lui non mi ha chiamato, si fa inculare, mi chiama (…). Ma figurati se io vado là, ma a fare cosa? Ma non me frega un cazzo.
Ha appena inviato un sms alla Faggioli: “Riferisci che se mi vuole convocare mi convoca lui”.
E la Faggioli le ha risposto: “Mi ha appena comunicato che ti chiama lui”.

di Giampiero Calapà e Antonio Massari

da Il Fatto quotidiano del 28 gennaio 201

One thought on ““Cosa fa quello alle ragazze”

  1. “E poi, vedendolo di persona sinceramente, nonostante il denaro che avrei potuto ricevere dal Presidente, io sinceramente non me la sono sentita”. Grandioso: dovremmo stamparlo su uno striscione ed esporlo davanti a palazzo Grazioli, che ferita per l’io narcisistico dell’utilizzatore finale.

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