Qualche domanda su Miss Italia

Lorenzo Davani, che si definisce un nostro “assiduo lettore” ci segnala “questo breve ma stimolante contributo di Aldo Grasso su Miss Italia 2010, una specie di baracconata che è arrivata quest’anno a toccare il suo fondo più fondo che si può…”

Qualche domanda su Miss Italia

di Aldo Grasso

Solo alcune domande. Di questi tempi, ma anche no, ha ancora senso consacrare tre prime serate al concorso di Miss Italia, che, dal punto di vista spettacolare, è di una noia senza fine? È giusto che il Servizio pubblico dedichi così tanto spazio a un concorso di bellezza, insomma offra una vetrina così prestigiosa per un business tutto privato? Non è preoccupante che la manifestazione di quest’anno sia stata caratterizzata da un pettegolezzo sulla presunta identità sessuale di una concorrente? Cosa significa questa frase che tal Mariotto, membro della giuria, ha rivolto ad Alessia Mancini, additata come presunta trans: «C’è sempre il rovescio della medaglia e ora sei al centro dell’attenzione, cogli l’opportunità»? Trans-rovescio della medaglia?

E se il funzionario Antonio Azzolini, capo struttura di Raiuno, avesse ragione nell’affermare che il concorso è «una mostra di carne»? E mai possibile che i sindaci dei paesi delle concorrenti lancino appelli, distribuiscano volantini, organizzino televoti per favorire la ragazza di casa? È normale che a Noale (Venezia), l’amministrazione comunale abbia telefonato a casa a tutte le sue seimila famiglie con un messaggio registrato per sponsorizzare la numero 35, Giulia Frasson? Che pena storica dovrà mai scontare il nostro Paese per sopportare ancora la presenza tv di Emanuele Filiberto? Perché le mamme al seguito (stage mothers) sono più infoiate delle figlie? Ma Milly Carlucci, sempre così algidamente passionale nella conduzione, manderebbe le sue figlie a Salsomaggiore? Perché, da un po’ di tempo, i direttori di Raiuno sono sempre seduti in prima fila a farsi riprendere? Scommettiamo che Gad Lerner dedicherà una trasmissione a Miss Italia e allo sfruttamento del corpo femminile? Qualche candidata di Salsomaggiore verrà candidata alle prossime elezioni politiche? Sono domande di un vecchio moralista, destinate a non avere risposta. Anche perché la risposta è già sotto gli occhi di tutti: il problema non è Miss Italia, è l’Italia.

dal Corriere della Sera del 14 settembre 2010

7 thoughts on “Qualche domanda su Miss Italia

  1. sì, è l’Italia, ma non è l’Italia che fa la programmazione televisiva, sono quelli che hanno e che hanno avuto il potere di decidere la programmazione televisiva che hanno fatto, o almeno hanno contribuito a fare, questa Italia.

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  2. bah…a me la cosa che fa specie sono le mamme, tempo fa lamentando un bisogno di rivalsa con il quale tante madri allattano le loro figliolette una mia conoscente sbottò dicendomi che bisognerebbe mandarle tutte a scuola di genitorialità, obiettai io novella mamma all’epoca che stava dicendo una porcheria e che lo diceva perchè single, beh dopo 16 anni devo dirle e spero mi legga che aveva ragione.
    Illustrissime madri non state sfilando voi, non è il vostro il corpo esibito in passerella e non è il vostro quel futuro che agguanterà le vostre figlie, su dai basta
    Monica

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  3. La cosa che a me personalmente lascia perplesso, è il tentativo, piuttosto svogliato e quindi ridicolo, di ammantare Miss Italia (che è e rimarrà sempre un concorso di bellezza) di chissà quale ricerca di qualità intellettuali e concrete in queste ragazze…
    La realtà è che è proprio questo sforzuccio ridicolo che ha me personalmente fa cadere le braccia…
    Lo trovo di cattivo gusto proprio perché lo si fa in maniera talmente svogliata e scopertamente fasulla che diventa una presa per il bavero all’ennesima potenza..
    E assolutamente inutile provare a tirar fuori chissà quale intelligenza, chissà quale qualità da un qualcosa che comunque sia è PILOTATO dal PROVINCIALISMO ITALIOTA…come si è detto mamme che spingono le figlie,sindaci e autorità che imboniscono i compaesani delle “belle figliole” a votare la bella del paese…non solo si fa finta di non considerare solamente l’unica cosa che in realtà conta in tali concorsi, cioè la bellezza estetica che perlomeno in un concorso di bellezza (perchè miss Italia E’ QUESTO)…ci si inventa una quantità ridicola di baracconate per salvare chissà quale apparenza…
    Poi questi tentativi maldestri sono esattamente confermati dal fatto che si pensa lo spettacolo in se come l’ennesimo tragicomico e imbarazzante, fastidioso spazio della radiotelevisione pubblica disponibile,proprio perché ormai inutile, ai cani e porci di turno dell’ormai dissimulato pluralismo dell’informazione…
    Vedi i vari cantanti e cantantucci, l’insostenibile principino Vittorio Emanuele (quando ho visto per caso che c’era lui a presentare avrei voluto volare la tv dalla finestra), Flavio Insinna (cosa si fa per soldi…), e quegli inutili giornalisti del pettegolezzo…
    E la storia della ragazza presunta Trans? Cioè ma ne vogliamo parlare? Che schifo infinito…solo perchè una povera ragazza ha quel valore estetico del volto leggermente mascolino, si monta questa storiella pruriginosa,che tra le altre cose è stata montata (ancora una volta..) in maniera svogliata?Tutto per fare ascolti e soddisfare la stronzaggine dei poveri/e Italiani/e beceri deficenti?Bah…
    Le ragazze poi…traspariva dal loro volto una voglia,una consapevolezza dell’inutilità,della ridicolaggine di una manifestazione del genere che mi faceva venire i nervi…
    Non una minima emozione, non una minima preoccupazione…nel peggiore dei casi una spocchia e un’arroganza frutto della consapevolezza che cmq sia loro sono delle gran fi**e e sene possono altamente sbattere i cosidetti di mostrare qualsiasi qualità, tanto vero…
    Va bene basta, ho detto abbastanza….

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  4. leggo sempre volentieri Aldo Grasso, arguto e attento osservatore dei mezzi di comunicazione, soprattutto radio e tv.
    Ma, da tutto l’articolo, e tra tutte le domande, non concordo con il commento che fa su Gad Lerner e la possibilità che dedichi una puntata dell’Infedele a questa triste, tristissima pagliacciata, sulla pelle di giovani e belle (ahiloro !) vittime.
    La battuta, leggermente sarcastica, su Lerner rientra nella stessa svogliatezza che l’articolo denuncia, senza fermarsi a pensare che è stato anche il contributo delle puntate dell’Infedele sul “corpo delle donne” e sul gravissimo problema dell’immagine femminile nei media (ragione della nascita del nostro gruppo e blog) a sollevare il velo di polvere, di assuefazione che decenni di programmi televisivi, pubblicità sessista, immagini e interventi altamente offensivi della dignità femminile hanno depositato sulle nostre coscienze.
    C’è finalmente un nuovo angolo di visuale, c’è finalmente uno spostamento dello sguardo e, per proseguire su questo nuovo sentiero, ben vengano una, dieci trasmissioni di grande ascolto che battano sul tema.

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  5. i probably would not have suspected this had been neat many years in the past but it is interesting how age shifts the manner in which you have an understanding of totally different concepts, thank you regarding the piece of writing it is really nice to read anything smart once in a while in lieu of the widely seen garbage mascarading as blogs on the net

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