Il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, di fronte ai giornalisti convocati a Palazzo Chigi, ha accostato la sua vicenda giudiziaria (è indagato nell’inchiesta sugli appalti per il G8 alla Maddalena) al sex-affaire di Bill Clinton. E, con linguaggio da curva sud, ha fornito la propria versione sui massaggi che si faceva fare nottetempo nel Salaria Sport Village dalla brasiliana Monica. Massaggi che, secondo l’accusa, sarebbero stati in realtà delle prestazioni sessuali “offerte” dalla famigerata “cupola” degli appalti. Vi proponiamo il commento apparso sul blog di Marco Bracconi.
Meglio il B-movie
A parte che non si usa la sala stampa di Palazzo Chigi per difendersi da una indagine. A parte che il fatto che “Berlusconi in persona lo abbia autorizzato a farlo” non risolve – anzi peggiora – quest’uso sempre tanto disinvolto delle istituzioni. A parte che Pdl e affini prima contestano i processi in tv e poi partecipano bellamente al gioco autoassolvendosi in altrettante dirette tv senza contraddittorio.
A parte tutto questo, che già non è poco, il battutismo da night club non arretra di un millimetro. E Bertolaso, malgrado l’inossidabile felpa da emergenza, pensa bene di lanciarsi in uno spiritosissimo parallelo tra la Monica dei suoi massaggi e la Monica che tanti guai provocò a Bill Clinton.
Il solito sorrisetto di ordinanza, il solito ammiccammento implicito alle “cose da uomini”.
Frattini, stamattina, prontamente si smarca a nome di tutto il governo. Ma non si capisce da cosa, visto che il darsi di gomito su tette e culi – spesso rifatti – è parte sostanziale del discorso pubblico berlusconiano.
L’etica, la verità, il buon gusto, al Pdl servono però per disertare Cannes, colpevole di ospitare la Guzzanti. Per Sandro Bondi niente film sulla Croisette, per tutti gli altri il solito B-movie, tutti i giorni, a reti unificate.
da Politica Pop
di Marco Bracconi